Punto e a capo: una proposta per il welfare
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA
Ciao ,
come stai?
Venerdì scorso si è tenuto l’evento “Crescere. Competitività, salari, welfare, sicurezza, Europa”, un momento di confronto per dare forza e contenuto al contributo riformista dentro il Partito Democratico.
Tra i temi più approfonditi, quello del welfare è stato al centro del panel con il professor Maurizio Ferrera, che ha offerto una riflessione lucida su come rendere più giusto, moderno e sostenibile il nostro modello sociale.
Ferrera ha ricordato che il dibattito attuale viene spesso presentato come un dilemma tra “burro e cannoni”, cioè tra spesa sociale e spesa per la difesa. Ma, ha spiegato, “dipende dalle nostre scelte”: i Paesi con sistemi di welfare più sviluppati, come quelli nordici, hanno capito che senza sicurezza non c’è welfare — e senza un welfare solido, si perde anche il senso di ciò che vogliamo difendere.
Per questo propone di pensare la difesa in modo più ampio: non solo armi e armamenti, ma anche infrastrutture civili e sociali che rendono un Paese forte e resiliente — come la sanità, la prevenzione, i servizi sociali. Ferrera ha suggerito l’idea di un “Piano nazionale per la difesa sociale e civile”, che rientrerebbe nei criteri NATO e permetterebbe di investire fino al 5% del PIL in modo utile, sostenibile e coerente con i valori democratici.
[Io e il professor Ferrera durante il panel- 24 ottobre 2025]
A livello di welfare, Ferrera ha poi sottolineato la necessità di una grande ristrutturazione del sistema europeo:
garantire diritti e servizi universali di base (sanità, istruzione, casa, ambiente sano, trasporti accessibili);
rinnovare le assicurazioni sociali, includendo politiche di conciliazione, formazione continua e sostegno nei periodi di transizione;
costruire nuove garanzie per i giovani e le seconde opportunità, per chi rischia di restare ai margini;
semplificare l’accesso ai servizi, perché troppi cittadini non riescono ancora a usufruire delle prestazioni a cui hanno diritto.
Se vuoi approfondire, puoi riascoltare l’intervento completo qui su Radio Radicale.
Per attuare questa visione serve una nuova alleanza tra chi vive situazioni di vulnerabilità e chi cerca opportunità. È il cuore di una proposta riformista che mette insieme sicurezza, coesione e crescita: un lavoro lungo, ma decisivo per costruire un’Italia e un’Europa più forti e solidali.
[La mia introduzione all'incontro di venerdì]
A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA
Questa settimana in Aula discuteremo del ddl riguardo la partecipazione italiana a Banche e Fondi multilaterali di sviluppo, il DL sulla riforma dell'esame di Stato e avvio dell'anno scolastico
Sabato 1 novembre alle 11.30 parteciperò a un momento di ascolto della comunità serba di Milano. L'incontro sarà in piazza San Fedele , per la commemorazione della tragedia del collo della pensilina della stazione di Novi Sad.

Nessun commento:
Posta un commento