.. una VITA contro il bullismo!

Missione: “Oscar "NO AI BULLISMI con un aiuto CONCRETO ai GIOVANI" di Crv-ACR -Onlus di fatto
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tp://www.acraccademia.it/NOVITA'.html - http://blog.libero.it/acrcrvdifatto/ svolge un’attività socio-culturale di prevenzione al BULLISMO. -‘dal 1987 ad oggi ”.. combatte le DEVIANZE GIOVANILI-il Cyberbullismo e "Bulli e Bullismo.. Vandali e Vandalismo” con l'OSCAR e crea protocolli d’intesa, tra operatori sociali, Associazioni, e Comitati. Breve Storia del Concorso di poesia/arti e mestieri OSCAR: Nasce nel 1987 a Milano, da un'intuizione di Sergio Dario Merzario, Rio, Semenza, Maderna e altri, prende il via il Concorso "il BAGGESE". Acr, Repo e Paza nel 1999, lo trasformano nel trofeo lombardo ( che nel 2002 diviene TROFEO LOMBARDO LIGURE). Nel 2006 diventa OSCAR Internazionale CONTRO il BULLISMO con il contributo di Sergio Dario Merzario, Ketti Bosco , le biblioteche e l'Unicef Prov. di IMPERIA!” associazione@acraccademia.it ; www.informarexresistere.fr/2013/03/06/lo-storico-alla-grillina-non-ce-fascismo-buono/#comment-306886 acraccademia.it/Acr%20Roma%20pag%206.html acraccademia.it/Il%20Baggese%20pag%207.html
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giovedì 24 aprile 2025

25 Aprile 2025 a cura di 25092009messainduomoxsanpadrepio.blogspot.com


Questo "speciale" 25 Aprile 2025
80° della #Liberazione del Paese :
per la Libertà, la Giustizia sociale, 
la Dignità umana, la Pace nel segno della nostra #Costituzione.
     Osserv #SandroeCarlaPertini

Punto e a capo: 80 anni dalla Liberazione

NEWSLETTER 
di Lia Quartapelle  
 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

Ciao Sergio,

spero che tu abbia passato dei sereni giorni di festa.

Lunedì della scorsa settimana, grazie a insegnanti sensibili e attenti alla storia, ho incontrato, insieme all'ANPI, due quinte elementari della scuola elementare di Gaggiano per raccontare loro cosa fa un parlamentare della Repubblica. Mi piace molto quando le scuole mi invitano a raccontare a cosa serve e come funziona il Parlamento (con Giuliano Pisapia qualche anno fa abbiamo scritto un libro per spiegare la politica ai ragazzi). Nonostante la preparazione che fanno con i loro insegnarti prima di questi incontri, non è facile spiegare ai bambini e alle bambine meccanismi che paiono complessi e lontani. Io cerco sempre di agganciare la spiegazione alla loro quotidianità: questa volta abbiamo ragionato di come si accettano le regole nella loro classe e in famiglia, per poi arrivare alla nostra Costituzione. Per spiegare perché e quando è nata la “legge più importante di tutte” ho chiesto “Qualcuno dei vostri nonni è nato prima del 1945?”. La risposta - mi hanno risposto tutti no - mi ha rimandato al fatto che quest'anno celebriamo l' 80esimo anniversario della Liberazione. Ottanta anni, una vita intera.

Mentre io ricordo ancora di quando mia nonna, nata nel 1915, mi raccontava della paura che aveva andato quando a comprare il cibo alla borsa nera, e di come mio nonno, nato nel 1920, mi raccontò del disorientamento dell'8 settembre del 1943 quando in Toscana dove era soldato arrivò la notizia dell'armistizio; questi bambini e le bambine non hanno più un racconto diretto della guerra, del fascismo e tanto meno della Resistenza.

Ormai quei ricordi sono lontani - ai bambini quando si parla di guerra viene in mente l'orrore che vivono i civili a Gaza e la situazione di sopruso e incertezza in cui da tre anni sono sospesi i destini dell'Ucraina invasa dalla Russia. Ottant'anni dopo, le ragioni sulle quali abbiamo costruito la nostra Repubblica rischiando di sbiadire come patrimonio nazionale. Ottanta anni sono anche un tempo che aiuta a distillare il messaggio più profondo di quel che accadde allora. La lezione di unità per ritrovare la libertà e costruire la democrazia. E l'uso che della democrazia venne fatto, per fare uno stato sociale che inverasse...

Segue


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Cosa ne pensa il psi tramite il suo Segretario generale!


Enzo Maraio sul PSI : un partito di popolo capace di ispirarsi sempre a principi e interessi generali. Lo facciamo interrogandoci non solo sulla modernità del nostro agire nei comuni, in quel rapporto che è equilibrio tra significato e significante. Ma anche guardando a una prospettiva che è quella di un cambio di passo dal basso. Fuori dai Palazzi, tra la gente, ma con lo sguardo rivolto a quelle istituzioni centrali che sono il paradigma della governabilità delle comunita locali. Istituzioni che spesso sono macigni insuperabili e oggi, con le riforme che la destra più becera vuole mettere in campo, rischiano addirittura di mettere in pericolo la tenuta democratica della nostra Repubblica e dare vita a un Paese spaccato in due. Non manca a noi socialisti lo sguardo storico sul valore dei municipi e su quella forza determinante che, pur nelle diversità, ha tenuto insieme l’Italia. Noi faremo ripartire la forza del fare, per non lasciare sole le famiglie italiane e alzeremo la voce contro chi tenta di annichilire la nostra azione.


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A cura di Centro Ricerche Vallassinesi 


Vi capita mai di essere aggrediti e insultati senza motivo? O vi è mai capitato che durante una discussione l’altro vi urli addosso per dimostrare di avere ragione?


Ecco, un giorno Socrate venne aggredito da un uomo. Era un uomo rozzo, incivile che, avuta la peggio nella discussione, arrivò perfino a schiaffeggiarlo. Ancora oggi ci sono persone così, persone che non sanno dialogare, persone che quando non sanno come argomentare le loro idee, incominciano ad urlare. 


Ma come reagì Socrate? Non fece nulla! Uno dei suoi discepoli si meravigliò dell’atteggiamento di Socrate, ma il grande filosofo gli rispose: «se mi avesse preso a calci un asino, l'avrei forse condotto in giudizio?» Cosa vi sta dicendo Socrate?Che una persona intelligente non può abbassarsi al livello di un idiota. 


Non è obbligatorio rispondere a tutti, non è obbligatorio parlare con chiunque, non è obbligatorio lasciarsi trascinare in conversazioni brutte. E soprattutto concediti un lusso che oggi conoscono in pochi: il lusso del silenzio. Il silenzio non è vuoto, ma è pieno di risposte. «È solo quando riesci a tacere, evitando discussioni inutili, che mostri la tua saggezza.» Le offese sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve. 


Anche a me è capitato di ricevere insulti davvero pesanti da persone squallide e poverelle. E allora incominci a perdere la pazienza verso costoro che ti sputano addosso il loro veleno. Ma sapete una cosa? In quei momenti faccio un lungo respiro e ripenso alle parole di Socrate. «Ho imparato tanto tempo fa a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace». E se hai a che fare con una persona che si crede superiore, assecondala: non è bello rovinare i sogni di un idiota.


Guendalina Middei, conosciuta come Professor X (➡️ Tratto da «Sopravvivere al lunedì mattina con L». Potete leggerne un estratto e scoprire di cosa parla qui: https://www.amazon.it/Sopravvivere-al-luned%C3%AC-mattina-Lolita/dp/8807174774


 

mercoledì 23 aprile 2025

Come funziona il CONCLAVE e quali sono i REQUISITI per diventare PAPA a cura di acraccademia4658.blogspot.com




Punto e a capo: 80 anni dalla Liberazione
25 APRILE ANTIFASCISTA (SOBRIO)!
 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA
 
Ciao Giovanna,
spero tu abbia passato dei sereni giorni di festa.
Lunedì della scorsa settimana, grazie a insegnanti sensibili e attente alla storia, ho incontrato, insieme all’ANPI, due quinte elementari della scuola elementare di Gaggiano per raccontare loro cosa fa una parlamentare della Repubblica. Mi piace molto quando le scuole mi invitano a raccontare a cosa serve e come funziona il Parlamento (con Giuliano Pisapia qualche anno fa abbiamo scritto un libro per spiegare la politica ai ragazzi). Nonostante la preparazione che fanno con i loro insegnarti prima di questi incontri, non è facile spiegare ai bambini e alle bambine meccanismi che paiono complessi e lontani. Io cerco sempre di agganciare la spiegazione alla loro quotidianità: questa volta abbiamo ragionato di come si decidono le regole nella loro classe e in famiglia, per poi arrivare alla nostra Costituzione. Per spiegare perché e quando è nata la “legge più importante di tutte” ho chiesto “Qualcuno dei vostri nonni è nato prima del 1945?”. La risposta - mi hanno risposto tutti no - mi ha rimandato al fatto che quest’anno celebriamo l’80esimo anniversario della Liberazione. Ottanta anni, una vita intera. 
Mentre io ricordo ancora di quando mia nonna, nata nel 1915, mi raccontava della paura che aveva quando andava a comprare il cibo alla borsa nera, e di come mio nonno, nato nel 1920, mi raccontò del disorientamento dell’8 settembre del 1943 quando in Toscana dove era soldato arrivò la notizia dell’armistizio; questi bambini e le bambine non hanno più un racconto diretto della guerra, del fascismo e tanto meno della Resistenza. 
Ormai quei ricordi sono lontani - ai bambini quando si parla di guerra viene in mente l’orrore che vivono i civili a Gaza e la situazione di sopruso e incertezza in cui da tre anni sono sospesi i destini dell’Ucraina invasa dalla Russia. Ottant’anni dopo, le ragioni sulle quali abbiamo costruito la nostra Repubblica rischiano di sbiadire come patrimonio nazionale. Ottanta anni sono anche un tempo che aiuta a distillare il messaggio più profondo di quel che accadde allora. La lezione di unità per ritrovare la libertà e costruire la democrazia. E l’uso che della democrazia venne fatto, per fare uno stato sociale che inverasse quanto scritto nell’articolo 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” 
Buon 25 aprile, quindi, con la responsabilità di scegliere come ricordare davvero.
Ricordare come impegno, come consapevolezza che la libertà e la democrazia non sono garantite per sempre, non sono scontate. Che vanno difese, spiegate, raccontate. 
Oggi,  con un mondo sempre più instabile, e con l’avanzata del nazionalismo e del revisionismo in Italia e non solo, dobbiamo impegnarci a ricordare. Non una volta l’anno, ma per trasmettere come valore collettivo che la libertà si conquista, che la democrazia è un atto quotidiano, che la Storia si può ripetere, se non si difende ciò che è giusto.


[Milano Liberata - 25 aprile 1945]


A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

Questa settimana in Aula discuteremo del decreto legge in materia di reclutamento delle funzionaità delle pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto PA. Nei giorni successivi poi discuteremo del documento di finanza pubblica, della pdl per la prevenzione e la cura dell'obesità, le mozioni sul monitoraggio e l'attuazione del PNRR, pdl per la riduzione dell'orario di lavoro. Si celebrerà poi l'80° Anniversario della Liberazione


Giovedì 24 aprile alle 17.30 ci sarà un evento di Bella Ciao, Milano in cui verranno raccontati momenti importanti della Liberazione milanese, insieme a Venanzio Postiglione, il vicedirettore del Corriere, che racconterà della creazione della prima pagina del Corriere liberato il 26 aprile 1945. Ci sarà anche Ornella Vanoni, che racconterà del ruolo della cultura nella Liberazione e insieme a lei, ci sarò io, Andrèe Ruth Shammah e Alessandro Capelli. Ci vediamo in Via Rovello, davanti al Piccolo Teatro Grassi!


Il Comitato antifascista milanese ed il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza promuovono la manifestazione del 25 Aprile, con interventi di Primo Minelli, Giuseppe Sala, Sandra Gilardelli, Maurizio Landini e Gianfranco Pagliarulo. Il PD Milano si è organizzato per riunirsi, a partire dalle 12, in piazza Oberdan. Il corteo poi partirà alle 14.


Il 24 aprile invecesi terrà questo evento organizzato da Legacoop Lombardia, al Niguarda che si chiama "Oltre la Barricata. 1945 - 2025. 80 Anni di Libertà"



martedì 8 aprile 2025

Il prof. Vecchioni spiega l'origine della parola "dazio" a cura di clubfturati.blogspot.com


25 aprile - Festa della Liberazione. Intervista al professor Luca Baldissara...
Per comprendere meglio l’importanza dell'anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, ne parliamo con il prof. Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione all’Università di Bologna. E con il nostro amico Giornalista e scrittore Corrado Augias!

Intervista alla storia sul 25 Aprile LIBERTÀ  DEI POPOLI E SUDDITI!
a cura di S. D. M. di Crv e Acr* 

Il 25 aprile è una data piena di SIMBOLI... É una festa INTERNAZIONALE, ma vediamo l'talia, che cosa avvenne esattamente nelle giornate di primavera di 80 anni fa?!
I Partigiani sfilarono per le strade di milano...
Il 25 aprile 1945 a Milano - dove operava il CNL =Comitato di liberazione Alta Italia,
 il principale organo di governo clandestino della Resistenza e venne liberata la nostra Patria mentre ancora affluivano in città le formazioni partigiane lombarde. Questa giornata è stata presa come data simbolo della fine della guerra e della nostra liberazione, prima provvedendo a festeggiarla fin dal 1946, con una decisione  ad hoc del governo, e poi, nel 1949, proclamandola festa nazionale permanente.

Il 25 aprile è in realtà un giorno "spalmato" nell'arco di più giorni: "il 21 viene liberata Bologna, la prima importante città alle spalle della Linea Gotica, il cui controllo è assunto dai partigiani a ridosso dell'arrivo degli Alleati, (...Francia Inghilterra e Stati Uniti). Poi seguono il 22 Modena, il 24 Reggio Emilia, La Spezia, Genova, Asti. Il 25 Milano e Savona. Il 26 Novara, Parma eVercelli. E via via tutte le città e i paesi del Nord Italia.

L’insurrezione raggiunge il culmine (militare e politico) della guerra partigiana, per garantire il riscatto dalle viltà del fasci-nazismo nel provocare la guerra e cercare la necessità di rinnovamento nella profondità delle strutture politiche e istituzionali dello stato italiano, umiliato e deriso dal ventennio fascista e dall'epilogo della seconda guerra mondiale 40/45.
Ora sentiamo da alcuni emeriti antifascisti...
Il Professor Luca Baldissara e il Giornalista, scrittore più  seguito ed amato da sempre... Corrado Augias ... nei loro recenti saggi  che hanno sottolineato come in quel giorno i fatti siano stati vissuti in modo assai diverso nelle varie parti d'Italia e di conseguenza la "memoria" sia stata tramandata in modo differente, spieghiamo in quale modo?!
Il 25 aprile, oltre a ricordarlo in un basilare momento simbolico della "Liberazione", si rivela... l’inizio di un percorso ... difficile e lento di ricongiungimento degli italiani, che hanno vissuto differenti realtà e di vita e di guerra.

Il 25 aprile è stata la somma imprecisa di diversi ... 25 aprile di Liberazione: per un terzo del Paese segna la fine della guerra e dell'inimicizia tra italiani (fascisti e antifascisti) e linvasore tedesco (nazisti), per i rimanenti due terzi, scendendo la penisola, il termine di un conflitto ormai distante, offuscato semmai dalle diverse realtà in atto per un difficilissimo presente. Le memorie non possono che riflettere questa diversificazione del ricordo collettivo, con le fratture che allora hanno suscitato e che non si lasciarono facilmente ricomporre in una memoria pubblica e unitaria del "25 aprile".

Le truppe alleate entrarono a Bologna il 21 aprile 1945! Ha significato un 25 aprile per la storia d'Italia e deve essere fondamentale ricordarlo ogni anno!....
"Non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento", scrive il 28/11/ 1943 Giaime Pintor, motivando la scelta partigiana che lo avrebbe portato alla morte. In queste parole vi è il senso profondo, dell’etica individuale e di una generazione che si oppose al Nazi-fascismo.
Ora ascoltiamo Corrado Augias sul 25 Aprile... significa riassumere tutta la questione in una sola realtà,  per nulla semplificante: *COSTITUZIONE!* Qualsiasi riflessione ... sia sulla realtà e sia sui fatti storici si concentra ... *sempre su questa Carta che finirà per incarnare la nostra liberazione. "COSTITUZIONE"...* 
Oggi, pur in un mondo completamente diverso, dove però la guerra è riemersa drammaticamente come orizzonte di realtà, quelle parole consentono di cogliere quanto di attuale c’è nella scelta di allora, di individuare una "utilità" della conoscenza della storia per l’oggi e per il futuro, di restituire un senso al 25 aprile.

Per quella generazione era la guerra che aveva imposto la "presa di possesso del concreto”, mettendo la società di fronte ai pericoli “che minacciano i presupposti di ogni vita individuale" e spingendo ad una "corsa verso la politica" destinata secondo Pintor a riprodursi "ogni volta che la politica cessa di essere ordinaria amministrazione e impegna tutte le forze di una società per salvarla da una grave malattia, per rispondere a un estremo pericolo". Questo, che per Pintor costituiva il "senso morale" della mobilitazione collettiva, è, oggi come allora, il valore intimo, essenziale, necessario della scelta di impegnarsi per l'utilità comune riassunta nel 25 aprile...
Parlare di 25 Aprile e di liberazione con Augias diventa un impegno, nella consapevolezza della differenza profonda che c'è... tra liberarsi e... restare liberi. Da questo punto di vista Augias, vede questo passaggio ...dalla Resistenza al varo della Costituzione Italiana ...decisivo! 
La Liberazione, certo. "La nostra Resistenza...( dice Augias) ci permise di liberarci con dignità.  Poi dopo la liberazione arrivò la libertà  e la nostra Costituzione che ci permise di ritornare a pieno titolo nel consesso internazionale. La Carta di legittimazione e liberazione per poterci presentare di nuovo davanti al resto del mondo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo". Quel rientro nel mondo internazionale... a testa alta... è  nelle parole  di Alcide De Gasperi che le pronunciò  il 10 agosto del 1946 alla Conferenza di Pace di Parigi... da presidente del Consiglio dei Ministri...
 "Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è come soprattutto la mia qualifica da ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione"... Cio dimostra.. se ve ne fosse bisogno come si deve comportare chi ci rappresenta... davanti al mondo... 
(non come ora che il governo vede: la lega filoputiniana che non vuole il riarmo dell'Europa con ottocento miliardi di armi alle nazioni europee e fratelli d'italia filotrampiana che vuole il riarmo europeo di ottocento miliardi di armi alle nazioni europee)!
Dopo 80 anni di pace e senza aver fatto i conti con la storia...sul misero ventennio di dittatura fascista.. culminato con la tragica 2a guerra 
Mondiale del 40/45...

Buon 25 Aprile!

*SDM e acr il Milanese

Il cammello beve sia acqua dolce che salata. Può persino bere l'acqua del Mar Morto senza subire conseguenze. Questo è possibile perché i reni del cammello filtrano l'acqua: separano il sale e la trasformano in acqua dolce adatta da bere.
Il cammello mangia anche spine senza danneggiare lo stomaco o l'intestino, poiché la sua saliva dissolve le spine come un acido.
Il cammello ha due palpebre: una sottile e trasparente, l'altra spessa e carnosa. Quando inizia una tempesta di sabbia nel deserto, chiude la palpebra trasparente per evitare che la sabbia entri negli occhi.
Un cammello può anche cambiare la propria temperatura corporea: se ha freddo, aumenta la sua temperatura, mentre se ha caldo nel torrido deserto, la sua temperatura corporea diminuisce.
Impressionanti le qualità di questo splendido animale.
Natura incredibile.