Punto e a capo: 80 anni dalla Liberazione
25 APRILE ANTIFASCISTA (SOBRIO)!
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA
Ciao Giovanna,
spero tu abbia passato dei sereni giorni di festa.
Lunedì della scorsa settimana, grazie a insegnanti sensibili e attente alla storia, ho incontrato, insieme all’ANPI, due quinte elementari della scuola elementare di Gaggiano per raccontare loro cosa fa una parlamentare della Repubblica. Mi piace molto quando le scuole mi invitano a raccontare a cosa serve e come funziona il Parlamento (con Giuliano Pisapia qualche anno fa abbiamo scritto un libro per spiegare la politica ai ragazzi). Nonostante la preparazione che fanno con i loro insegnarti prima di questi incontri, non è facile spiegare ai bambini e alle bambine meccanismi che paiono complessi e lontani. Io cerco sempre di agganciare la spiegazione alla loro quotidianità: questa volta abbiamo ragionato di come si decidono le regole nella loro classe e in famiglia, per poi arrivare alla nostra Costituzione. Per spiegare perché e quando è nata la “legge più importante di tutte” ho chiesto “Qualcuno dei vostri nonni è nato prima del 1945?”. La risposta - mi hanno risposto tutti no - mi ha rimandato al fatto che quest’anno celebriamo l’80esimo anniversario della Liberazione. Ottanta anni, una vita intera.
Mentre io ricordo ancora di quando mia nonna, nata nel 1915, mi raccontava della paura che aveva quando andava a comprare il cibo alla borsa nera, e di come mio nonno, nato nel 1920, mi raccontò del disorientamento dell’8 settembre del 1943 quando in Toscana dove era soldato arrivò la notizia dell’armistizio; questi bambini e le bambine non hanno più un racconto diretto della guerra, del fascismo e tanto meno della Resistenza.
Ormai quei ricordi sono lontani - ai bambini quando si parla di guerra viene in mente l’orrore che vivono i civili a Gaza e la situazione di sopruso e incertezza in cui da tre anni sono sospesi i destini dell’Ucraina invasa dalla Russia. Ottant’anni dopo, le ragioni sulle quali abbiamo costruito la nostra Repubblica rischiano di sbiadire come patrimonio nazionale. Ottanta anni sono anche un tempo che aiuta a distillare il messaggio più profondo di quel che accadde allora. La lezione di unità per ritrovare la libertà e costruire la democrazia. E l’uso che della democrazia venne fatto, per fare uno stato sociale che inverasse quanto scritto nell’articolo 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Buon 25 aprile, quindi, con la responsabilità di scegliere come ricordare davvero.
Ricordare come impegno, come consapevolezza che la libertà e la democrazia non sono garantite per sempre, non sono scontate. Che vanno difese, spiegate, raccontate.
Oggi, con un mondo sempre più instabile, e con l’avanzata del nazionalismo e del revisionismo in Italia e non solo, dobbiamo impegnarci a ricordare. Non una volta l’anno, ma per trasmettere come valore collettivo che la libertà si conquista, che la democrazia è un atto quotidiano, che la Storia si può ripetere, se non si difende ciò che è giusto.
[Milano Liberata - 25 aprile 1945]
A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA
Questa settimana in Aula discuteremo del decreto legge in materia di reclutamento delle funzionaità delle pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto PA. Nei giorni successivi poi discuteremo del documento di finanza pubblica, della pdl per la prevenzione e la cura dell'obesità, le mozioni sul monitoraggio e l'attuazione del PNRR, pdl per la riduzione dell'orario di lavoro. Si celebrerà poi l'80° Anniversario della Liberazione
Giovedì 24 aprile alle 17.30 ci sarà un evento di Bella Ciao, Milano in cui verranno raccontati momenti importanti della Liberazione milanese, insieme a Venanzio Postiglione, il vicedirettore del Corriere, che racconterà della creazione della prima pagina del Corriere liberato il 26 aprile 1945. Ci sarà anche Ornella Vanoni, che racconterà del ruolo della cultura nella Liberazione e insieme a lei, ci sarò io, Andrèe Ruth Shammah e Alessandro Capelli. Ci vediamo in Via Rovello, davanti al Piccolo Teatro Grassi!
Il Comitato antifascista milanese ed il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza promuovono la manifestazione del 25 Aprile, con interventi di Primo Minelli, Giuseppe Sala, Sandra Gilardelli, Maurizio Landini e Gianfranco Pagliarulo. Il PD Milano si è organizzato per riunirsi, a partire dalle 12, in piazza Oberdan. Il corteo poi partirà alle 14.
Il 24 aprile invecesi terrà questo evento organizzato da Legacoop Lombardia, al Niguarda che si chiama "Oltre la Barricata. 1945 - 2025. 80 Anni di Libertà"
Nessun commento:
Posta un commento