I fatti accaduti a a Parigi, l’impressionante ferocia degli atti terroristici, il mondo intero che si interroga su quella che Papa Francesco ha definito la Terza guerra mondiale: i giornalisti riflettono su come fare informazione ai tempi dell'Isis.
La necessità e l’impegno per offrire a lettori, telespettatori e e radioascoltatori notizie corrette, documentate e verificate con un’attenzione ancora maggiore quando si parla di fatti come la “Strage di Parigi“, è stata la premessa da cui è partito l'incontro di approfondimento che l'Ordine nazionale dei Giornalisti ha promosso e organizzato al Circolo della Stampa di Milano. L’evento, che ha permesso di ottenere cinque crediti formativi agli oltre 200 partecipanti, è stato trasmesso in diretta su corriere.tv.
Sono intervenuti Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine nazionale dei Giornalisti; Stefano Dambruoso, magistrato e politico italiano, già Capo dell’Ufficio per il Coordinamento dell’attività internazionale del Ministero della Giustizia, attualmente deputato della XVII Legislatura; Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia; Giangiacomo Schiavi, vicedirettore del Corriere della Sera; Roberto Fiorentini, direttore di Lombardia Notizie, agenzia di stampa della giunta regionale della Lombardia; Piero Colaprico, de la Repubblica, titolare della rubrica “Posta Celere”; Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore.
L'Imam Izzedin Elzir, presidente dell'Ucoii, l'Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, ha inviato un suo rappresentante.
Il dibattito è stato moderato da Fabio Benati, componente dell'Osservatorio Deontologia dell’Ordine nazionale dei Giornalisti.
Daniela Stigliano, presidente del Circolo della Stampa di Milano, ha introdotto i lavori mentre le conclusioni sono state tratte da Paolo Pirovano, segretario dell’Ordine nazionale dei Giornalisti.
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