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Milano, 21 dicembre 2010 – “Un uomo che ha impersonato i valori in cui si
riconoscono tutti gli italiani: la schiettezza, l’onestà, la generosità. Un
commissario tecnico che ha regalato all’Italia momenti indimenticabili, di
divertimento, di gioia, di orgoglio. La vittoria dei Mondiali in Spagna nel
1982 è un evento che rimane nella storia non solo del calcio ma del nostro
Paese. È un ricordo indelebile nella mente e nei cuori di moltissime
persone, non solo di noi italiani, ma di tutti coloro che nel mondo amano
il calcio. C’è un immagine che credo nessuno possa dimenticare: ed è quella
dell’abbraccio tra Enzo Bearzot e Sandro Pertini, felici e sorridenti, con
l’immancabile pipa tra le dita. Sono molto affezionata all’idea di sport
che Bearzot ha rappresentato: il calcio come impegno e sacrificio, ma anche
come gioia di stare insieme, di essere solidali e uniti, nei momenti
critici come nei trionfi. La squadra vince se sa essere un gruppo unito,
affiatato. È un insegnamento che vale per tutte le competizioni.
Correttezza, solidarietà, fierezza sono le parole che Bearzot ha scolpito
nella storia del calcio vincendo il trofeo mondiale e che i giovani
ritroveranno sempre rivedendo i filmati e le foto di quella grande
avventura.
Addio carissimo c.t., Milano ti ricorda con gratitudine e con affetto”.
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